Marsiliana

Marsiliana è un borgo del comune di Manciano; l’antico centro abitato (la Caletra Etrusca) fu una delle principali città della civiltà etrusca e si sviluppò circa 1 km più a sud rispetto al borgo attuale, distrutta da un incendio alla metà del VI sec. a. C. il suo territorio appartenne in seguito alla città di Vulci. Numerosi ritrovamenti e reperti sono stati rinvenuti nella vasta area archeologica in seguito ad una scoperta casuale avvenuta nel 1908; gli scavi condotti dal principe Tommaso Corsini hanno rimesso in luce una necropoli (risalente dalla fine dell’VIIIal VI sec. a.C.). Sono state rinvenute 109 sepolture, costituite da gruppi di tombe a fossa circondate da circoli di pietre.

 

I ritrovamenti più importanti sono avvenuti nel “circolo della fibula”, nel quale venne rinvenuta una fibula d’oro decorata con la tecnica della granulazione (Fibula Corsini, capolavoro dell’oreficeria etrusca del VII secolo a.C., conservata nel museo archeologico nazionale di Firenze) e nel “circolo degli avori”, da cui proviene una tavoletta di avorio usata per la scrittura, con inciso l’alfabeto etrusco più antico che si conosca (Tavoletta di Marsiliana, VII secolo a.C., museo archeologico nazionale di Firenze). L’attuale borgo di Marsiliana nacque invece nel periodo alto-medievale, e nel XVIII sec il castello del borgo divenne proprietà dei principi Corsini di Firenze che lo restaurarono profondamente alla fine dell’Ottocento, trasformandolo in fattoria, ancora oggi proprietà della famiglia fiorentina. Le due principali costruzioni del paese di Marsiliana sono senza alcun dubbio il Castello e la sua Torre, che si trovano in posizione sopraelevata rispetto al borgo.

Capalbio

Capalbio è un antico borgo medioevale appollaiato su una collina a 217 metri sul livello del mare da cui dista 10 chilometri e circondato dalla campagna maremmana. Percorrendo i suoi vicoli, le piazzette o il camminamento, da cui si gode di uno straordinario panorama, si ha l’impressione di tornare indietro nel tempo. La torre merlata del castello aldobrandesco del XIII sec che può essere visitato, conserva ancora il “fortepiano” costruito da Conrad Graf (nato a Riedlingen, Germania, 1782), risalente, così come indica il numero di serie, ai primi mesi dell’anno 1823 e suonato da Giacomo Puccini quando veniva per le sue battute di caccia al cinghiale, pratica ancora oggi molto diffusa in questi territori boscosi.

 

Il turismo che frequenta oggi Capalbio, conosciuta sulle cronache anche come “la piccola Atene”, si caratterizza per i numerosi personaggi della carta stampata e del mondo dello spettacolo (giornalisti, editori, politici, personalità del mondo accademico ect.) che l’hanno eletta come rifugio discreto e riservato delle loro vacanze. L’aspetto enogastronomico di Capalbio non è da meno: i suoi vini e la cucina a base di cacciagione sono apprezzati internazionalmente. Infine da ricordare la magnifica opera dell’artista Niki De Saint Phalle che è il Giardino dei Tarocchi.

La Maremma

La Maremma è l’area più a sud della regione Toscana. Ciò che la caratterizza e la distingue è la varietà del suo territorio, un ambiente naturale curato e selvaggio, fatto di grandi spazi, ricco di storia e tradizioni: mare, spiagge, isole, colline, sorgenti termali, siti archeologici etruschi e romani, borghi medioevali, aree naturali protette e tanto buon cibo che difficilmente faranno dimenticare l’incontro con la Maremma.

Il litorale maremmano offre chilometri di spiagge selvagge per gli amanti della libertà. Il tombolo della Feniglia, riserva naturale, è una splendida duna sabbiosa racchiusa tra la collina di Ansedonia e il Monte Argentario, lunga oltre 6 km è attraversata per tutta la sua lunghezza da una pista ciclabile all’ombra di secolari pini marittimi, percorribile a piedi e in bicicletta, lungo il percorso cartelli segnalano gli accessi al mare; all’intero della riserva invece, dal lato della Laguna di Orbetello, sono presenti alcuni osservatori ornitologici, un percorso naturalistico per non vedenti e un percorso ginnico. Il Parco Naturale dell’Uccellina è l’altra riserva che si estende da Talamone, porto di garibaldina memoria, fino oltre la foce dell’Ombrone; racchiude spiagge e calette praticamente deserte (Cala di forno, Collelungo) raggiungibili a piedi attraverso l’aromatica macchia mediterranea; si può visitare anche la splendida rovina del monastero di San Rabano o imbattersi in qualche cinghiale (ingrediente di molti famosi piatti della tradizione culinaria maremmana) o in qualche daino o mandrie di cavalli e vacche maremmane al pascolo. Un’altra importante riserva naturale è quella dell’oasi WWF del lago di Burano, riserva che ha preservato i tredici chilometri di duna costiera del litorale capalbiese. Tra queste spiagge si inseriscono in modo armonico anche stabilimenti balneari ben attrezzati e dotati di ogni confort. Spiagge rocciose e calette dall’acqua cristallina, alcune raggiungibili solo via mare (si possono affittare imbarcazioni) sono disseminate per tutto il promontorio di Monte Argentario, dove meritano una visita i pittoreschi borghi marinari di Porto Ercole (il 18/07/1610 vi morì Michelangelo Merisi detto “Il Caravaggio”) e Porto Santo Stefano; queste località, insieme alla vicina Orbetello, sulla laguna antistante, conobbero il loro massimo splendore in epoca spagnola: 4 forti, in special modo forte Stella, con la sua pianta stellata a 6 punte meritano senza dubbio di essere visitati. Per coloro che volessero trascorre un’intera giornata tra bagni di mare, snorkeling e visite guidate, ci si può imbarcare alla volta delle isole dell’Arcipelago Toscano, il più grande parco marino d’Europa: Isola del Giglio, Giannutri, Montecristo, Pianosa, fino all’Isola d’Elba.

Sempre all’insegna del relax e del benessere, chi viene in Maremma non può esimersi dal tuffarsi nelle calde acque (37° alla sorgente) solfuree delle Terme di Saturnia, note in tutto il mondo per le loro qualità terapeutiche e apprezzate fin dall’epoca romana. L’area termale di Saturnia presenta un’ampia area liberamente fruibile e una zona dove si è sviluppato invece un lussuoso stabilimento termale.

Per coloro che volessero fare un viaggio a ritroso nel tempo, la Maremma non mancherà di stupirli: numerosi e ben conservati sono i siti archeologici di epoca etrusca e romana che si possono visitare nel raggio di 30/40 chilometri: sulla costa, l’antica città di Cosa (II sec. a.C.) domina, in posizione strategica, il promontorio di Ansedonia con i resti della villa romana, delle mura, del foro, del tempio di Giove e dell’anfiteatro che, nei tramonti estivi, è il palcoscenico di splendide rappresentazioni teatrali così come l’abitato etrusco di Ghiaccio Forte è lo scenario naturale per godersi l’alba con concerto musicale. Sempre tra le colline, da non perdere, il sito archeologico di Sovana, con le sue monumentali tombe (sono circa un centinaio) scavate nella roccia che si snodano nel suggestivo percorso delle “vie cave”, una rete viaria di epoca etrusca che collega vari insediamenti e necropoli in una vasta area tufacea che comprende anche Sorano e Pitigliano, caratteristico centro storico quest’ultimo conosciuto come la “piccola Gerusalemme” per la presenza storica di una comunità ebraica ben integrata che qui aveva la sua sinagoga e che ha lasciato numerose testimonianze anche nella cucina.

Borghi medioevali con castelli e cinte murarie caratterizzano i borghi di Manciano, Magliano in Toscana e Capalbio, dove vi potrete concedere piacevoli passeggiate tra dedali di viuzze lastricate a pietra. L’amore per questo territorio è stato esaltato anche da artisti contemporanei che l’hanno scelto come esposizione permanente del loro lavoro; Niki de Saint Phalle, artista eclettica scomparsa nel 2002, ha costruito una vera e propria città sulla collina di Garavicchio nel Comune di Capalbio: due ettari di terreno disseminato di coloratissime statue monumentali che esplodono in un armonico gioco tra il verde selvaggio della macchia mediterranea avvolgendole tutte, quasi a proteggerle; lo splendido parco è aperto al pubblico e conta migliaia di visitatori ogni anno da ogni parte d’Europa.

La Maremma è anche e soprattutto tanto buon cibo e vino: cucina semplice, genuina, piena di antichi profumi, legata alla vita di campagna di questa terra che utilizza come ingredienti principali erbe, selvaggina, carni e prodotti locali: bruschette e crostini con fegatini (antipasti), panzanella e acquacotta (zuppe), tortelli e pappardelle, cinghiale e buttere, ottimi formaggi in particolare il Pecorino, tanta buona e sana verdura e poi frutta, ma anche pesce, il nostro pesce azzurro, il tutto condito rigorosamente con olio extra vergine di oliva ed accompagnato da ottimi vini locali (Morellino di Scansano, Vermentino, Ansonica Costa dell’Argentario Doc, Pitigliano Doc ect…). Da maggio a settembre è possibile degustare nelle gioiose sagre paesane questi ottimi piatti (oltre che nei ristorantini e trattorie presenti alcuni anche stellati). Numerose sono le aziende agricole (molte biologiche) che potrete visitare e che hanno anche spacci aziendali dove soddisfare i vostri acquisti di prelibatezze. Naturalmente questa non è altro che una brevissima descrizione delle bellezze di cui potrete godere ed emozionarvi solo venendo in Maremma.